Il giorno 5 Novembre, in occasione del 6° anniversario della morte,
si è dato ufficialmente avvio al processo che entro un anno circa farà
iniziare la causa di beatificazione del carissimo amico dott.
Giancarlo Bertolotti . Con l'avvio di questa procedura è stato
ufficialmente riconusciuto "Servo di Dio".
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Apre l’archivio del dottor Bertolotti (6 novembre 2011)
Alcune
sono in bianco e nero, altre a colori. In tutte, gli occhi vispi di un
bimbo spesso accompagnati da quelli felici delle madri. Sono gli
“angeli” del dottor Giancarlo Bertolotti, le centinaia di vite nate
grazie al suo instancabile lavoro a servizio del prossimo e della vita
stessa.
Una missione, la sua, interrottasi bruscamente il 5
novembre 2005, dopo un tragico incidente stradale a Sant’Angelo. A sei
anni dalla morte, la parrocchia dei santi Antonio Abate e Francesca
Cabrini ha bussato alle porte della diocesi di Lodi chiedendo di avviare
il percorso di beatificazione per un uomo che ha «fatto dell’amore
bello, come lo chiamava Giovanni Paolo II, il suo unico obiettivo».
Sabato
pomeriggio, in alcuni locali messi a disposizione dalla parrocchia,
sono state aperte per la prima volta le porte al suo archivio privato,
messo in ordine grazie al lavoro della famiglia, degli amici e del Cav,
centro di aiuto alla vita. Tra i documenti, centinaia di fotografie dei
suoi angeli, ma anche fiumi di parole, di ringraziamento e di affetto
per l’uomo che ha fatto della difesa alla vita la sua unica missione. E
ancora numerosi manuali di medicina tradizionale e naturale, oltre a
tutti gli scritti e le riflessioni.
L’archivio di documenti,
recuperati in parte del suo appartamento di Pavia e in parte nella sua
casa di Sant’Angelo, sarà la base per valutare la vita dell’uomo e del
medico nell’avvio della causa di beatificazione, di cui sarà “attrice”
la parrocchia di Sant’Angelo, mentre l’incarico di “postulatrice della
causa” è stato affidato alla dottoressa Francesca Consolini di Milano. A
benedire i locali e l’archivio, sabato pomeriggio, c’era monsignor
Ermanno Livraghi, parroco di Sant’Angelo, e monsignor Gabriele
Bernardelli, delegato vescovile per le cause dei santi. «Tanto lavoro è
stato fatto e tanto è ancora da fare per far emergere una figura
splendida di promozione della vita», ha detto monsignor Ermanno
Livraghi, mentre monsignor Bernardelli ha annunciato che entro un anno
potrebbe aprirsi la causa, invitando chiunque avesse notizia di grazie
ed eventi prodigiosi per intercessione di rivolgersi alla diocesi. I
parenti, gli amici e i tanti conoscenti, si sono spostati in basilica
per la celebrazione della Messa in suffragio. Presente il sindaco di
Sant’Angelo Domenico Crespi («onorato da santangiolino e da padre, dato
che ha fatto nascere mia figlia»), nell’omelia, monsignor Bernardelli ha
ricordato la figura di «un uomo che non si è mai arreso allo scorrere
dell’esistere: una visione alta, bella, magnanima della vita, in cui
svolgeva la professione sorretto da una profondissima fede e da esercizi
spirituali quotidiani. Diceva in un suo scritto: “Dio rivolge a tutti
l’invito a fare del bene. Io umilmente accetto”».
Se tutto andrà
come previsto, la causa potrà iniziare entro un anno e potrebbe
concludersi entro tre o quattro anni, per poi passare alla Congregazione
delle Cause dei Santi a Roma. Da sabato, però, con l’avvio del
procedimento, il dottor Gino Bertolotti può già essere chiamato “servo
di Dio” e a breve sarà disponibile un’immaginetta con una preghiera che
tutti i fedeli sono invitati a recitare ogni giorno per sostenere il
cammino verso la beatificazione.
Rossella Mungiello
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«Su Bertolotti ricerca testimonianze per beatificazione»
PAVIA
- Sabato 5 novembre, a sei anni dalla scomparsa, verrà celebrata una
messa per ricordare il ginecologo del San Matteo Giancarlo Bertolotti.
Alle 18 nella basilica di Sant’Angelo Lodigiano, sua città di origine.
Al termine verranno inaugurati due locali, messi a disposizione dal
vescovo di Lodi, monsignor Giuseppe Merisi, in cui sono esposti tutti
gli effetti personali di Bertolotti raccolti finora, in attesa
dell’apertura del processo di beatificazione. Fotografie, scritti,
lettere, testimonianze. Ma gli amici del medico, scomparso nel 2005 in
un incidente stradale mentre si recava al lavoro in ospedale, chiedono a
chi l’ha conosciuto di fornire altre testimonianze scritte. Possono
essere inviate al parroco della basilica di Sant’Angelo, don Ermanno
Livraghi, alla Curia di Lodi o ai fratelli di Bertolotti (che possono
essere contattati allo 0371-90242).
Monsignor Angelo Comini,
recentemente scomparso, ha dedicato un libro all’amico medico. Il
racconto comincia dai funerali del medico con una straordinaria
partecipazione di gente, fino ad arrivare, attraverso numerose
testimonianze, a delineare la figura di un uomo dedito totalmente alla
sua missione di medico. Larga parte del testo espone le vicissitudini
ospedaliere con particolare attenzione alla legge 194 sull’aborto, alle
obiezioni di coscienza, alle numerose richieste di aborto, spesso
trasformatesi nella scelta di mantenere in vita il bambino grazie alla
presenza del dottor Bertolotti. Il libro racconta anche le esperienze
giovanili del ragazzo di allora, con i conflitti e le scelte definitive:
sacerdote o laico? Emerge una personalità di uomo di grande profondità e
spirito umanitario a favore della vita che nasce.(m.g.p.)
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Porto
la mia piccola testimonianza anche se indiretta. Ho incontrato pochi
mesi fa Lisa, l'altra insegnante Camen toscana, che per prima mi parlò
di Giancarlo. Avevano lavorato insieme a Pavia e fu lui a consigliarle
di diventare insegnante Camen. Lisa mi diceva che lui portava sempre con
sé i libricini sui metodi naturali e a ogni donna ricoverata chiedeva
se conoscesse i metodi naturali, gliene parlava e le regalava un
libricino.
Era un lavoro delicato, umile, nascosto, instancabile,
infaticabile, costante, quotidiano. Era la missione che gli aveva
affidato il Signore e lui la portava avanti nel modo più pieno,
nonostante i tanti ostacoli e limiti che trova chi opera la verità.
è
una lezione di vita per tutti noi, non solo gli insegnanti di metodi
per la regolazione naturale della fecondità, ma anche tutti i volontari
nella difesa della vita nascente, apostoli del Vangelo della Vita.