giovedì 23 febbraio 2012

Pensieri sulla Madre


Beata te, o donna incinta, che custodisci un grande segreto,
il tuo sorriso timidamente lo svela,
i tuoi occhi cercano di narrare l'inenarrabile:
che una nuova vita fiorisce in te,
che un nuovo uomo albeggia nel tuo seno
e rischiara le tenebre di un vuoto che solo lui poteva colmare.


Per ogni bimbo chiamato dal nulla all'essere
un vuoto si colma
e il mosaico della creazione riceve nuova luce.
In ogni bimbo appena concepito
risplende il mistero dell'Incarnazione del Verbo,
e in ogni donna che si apre alla vita
si ripete il miracolo di quel Sì che ci ha redenti.


Chissà com'eri, o dolce Maria,
col grembo colmo della Divina Grazia!
Tu, già piena di Grazia, fin dal Tuo concepimento
facevi spazio alla Grazia Incarnata, che dentro di Te,
giorno dopo giorno, come ogni figlio d'uomo,
s'andava formando nel Tuo corpo in anticipo redento.

Avrei voluto vedere il Tuo sorriso,
per scoprire se riusciva a celare
questo grande segreto;
e i Tuoi occhi di madre in attesa,
per carpirne la luce del Dio
che abitava il dolce Tuo seno.

Vorrei, o Madre, poter vedere
in ogni donna che il Creatore ha visitato
l'obbedienza alla Vita che Tu ci hai insegnato
e la gioia immensa di un sì incondizionato.

Non ci sono ma, non ci sono se
di fronte ad un bimbo che chiede la vita;
non ci sono brutture o umani peccati
che posson sporcare la bellezza di un uomo in boccio.


Non sta a noi giudicare la bellezza dei tratti dell'artista.
Solo Lui, l'Autore Autorizzato, conosce il mistero di ciò che ha creato.
A noi il compito di accettare il dono di un'opera originale
e sempre degna di ammirazione,
perché fatta a somiglianza di Colui
Che è il Principio e la Fine di tutta la Creazione.


Note: la poesia è di una mia amica ed è veramente ispirata!