La promessa ha la durata di nove mesi, dal concepimento del bambino alla sua nascita[2], e consiste nella recita quotidiana di un mistero del rosario e di una preghiera per l’intenzione particolare e in un proposito personale[3].
Al termine della promessa, si può rinnovarla adottando spiritualmente un altro bambino nascituro. Questa preghiera è nata nella spiritualità di Fatima, come atto di riparazione alle offese al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria[4].
[1] Il
termine promessa va inteso secondo il
Codice di Diritto Canonico, Can. 1191 - §1. “Il voto, ossia la promessa
deliberata e libera di un bene possibile e migliore fatta a Dio, deve essere
adempiuto per la virtù della religione”.
[2] La
dimenticanza di compiere l’impegno assunto non è peccato. Se non pratica quanto
ci si è proposti per un periodo lungo (per esempio un mese) è necessario
rinnovare la promessa e cercare di essere più fedeli. Nel caso di una pausa più
breve, bisogna continuare l'adozione spirituale recuperando i giorni persi alla
fine.
[3] I
propositi personali possono essere per esempio: la Confessione frequente e la Santa
Comunione, l’adorazione del Santissimo Sacramento, la lettura della Bibbia, il digiuno,
la lotta contro i propri vizi, l’aiuto ai bisognosi, ulteriori preghiere
(litanie, novene, coroncina alla Divina Misericordia...) http://youthfl.org/ita/home_page_ita.html
[4] Nel 1976
la commissione dell’Arcidiocesi di Sidney dell’Armata Blu di Nostra Signora di
Fatima ha presentato l’iniziativa al vescovo ausiliario Muldoon, che ha dato
l’imprimatur nel 1977.